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Enrico Ruggeri chiude l’Assisifestival in un live emozionante “a tu per tu” con il pubblico

Stimate almeno tremila, secondo gli organizzatori, le persone che domenica scorsa,  24 agosto, hanno invaso il cuore di Santa Maria degli Angeli, trasformato in arena per assistere al concerto gratuito del grande cantautore Enrico Ruggeri. L’evento ha chiuso il ciclo di concerti offerti dalla Rassegna Internazionale di musica e cultura Assisifestival, realizzata dal Comune di Assisi e dalla Confcommercio di Assisi da un’idea dell’Associazione culturale Round Table, con il patrocinio di Perugia2019, Regione Umbria, Provincia di Perugia e il supporto della Camera di Commercio di Perugia. Il concerto, aperto dalla rockband perugina Audiosfera, ha avuto luogo in piazza Garibaldi, incorniciata ai due lati dalla basilica della Porziuncola e dagli archi del palazzetto Capitano del Perdono. Ruggeri,salito sul palco accompagnato da Luigi Schiavone alla chitarra e Fabrizio Palermo alla tastiera e voce, si è esibito per quasi due ore di live semi-acustico raccontando il suo personale viaggio nella musica, ripercorrendo i più grandi successi della sua carriera (dai singoli più recenti, “Diverso dagli altri” e “L’onda”, alle storiche “Rien ne va plus”, “Nessuno tocchi Caino”, e “Primavera a Sarajevo”, passando per i brani più celebri, come “Polvere”, “Quante vite avrei voluto”, “Prima del temporale”, fino ai brani scritti per altri artisti, come “Il mare d’inverno”, cantata da Loredana Berté, e “Quello che le donne non dicono”, interpretata da Fiorella Mannoia).

La piazza, gremita da cima a fondo, non è riuscita a contenere il folto pubblico, che ha riempito anche la parallela via Patrono d’Italia, chiusa al traffico per l’occasione, e “rotto gli argini” delle transenne al momento del bis per una pacifica invasione ai piedi del palco, dal quale Ruggeri ha suggellato il successo della serata e cantato insieme ai fan “Contessa” e “Mistero”, stringendo mani e ringraziando il caloroso pubblico che ha definito “stupenda visione”. Sulla sua pagina Facebook possiamo infatti leggere unsuo commento postato il giorno seguente il live: “I concerti sono tutti belli. Poi ci sono quelli speciali. Quelli in cui il posto non riesce a contenere tutti,quelli in cui quando parli non vola una mosca e quando parte una canzone non conosciutissima senti arrivare la gioia di sentirla. Quelli in cui anche se sei in acustico tutti arrivano sotto al palco a battere le mani e a stringertele, le mani. E tutti cantano con te. Quelli in cui vorresti non finisse mai. Ieri è stato così. Grazie”.

Presenti alla serata, fra gli altri, anche il Presidente della Confcommercio dell’Umbria Aldo Amoni, il quale ha manifestato soddisfazione per il successo di una rassegna che può puntare molto in alto elevando Assisi a grande palcoscenico. A quest’ultimo hanno fatto eco gli organizzatori del festival che in prima linea ha visto spendersi il promotore dell’evento Francesco Mignani, il coordinatore Filippo Dragoni e il Presidente della Confcommercio Vincenzo Di Santi, il quale si è detto “gratificato per la manifestazione”, sottolineando che “la qualità paga sempre”. “L’unione fa la forza – ha aggiunto Di Santi – e ci permette di raggiungere importanti obiettivi esprimendo forza e qualità. Forti di questo successo pensiamo già alla prossima edizione, pronti a nuovi stimoli e nuove sfide”. A fare gli onori di casa anche il Sindaco di Assisi Claudio Ricci e il neo Assessore alla cultura Serena Morosi. Dall’amministrazione comunale la garanzia che “anche per il 2015 sarà sostenuto il progetto con forte impegno, perché Assisifestival diventi una realtà riconosciuta a livello internazionale e abbia un cartellone in grado di proporre un ventaglio di offerta culturale ogni anno migliore”.

Il lungo viaggio nella musica di Assisifestival prosegue con gli ultimi appuntamenti musicali inseriti nella rassegna: il “Riverock Festival”, kermesse a tutto rock in programma dal 28 al 30 agosto, e il concerto conclusivo del gruppo “Nuova Civiltà” che il 7 settembre presenterà in piazza San Pietro il nuovo album “Dentro la storia”.
(foto di Vinicio Drappo)
Articolo apparso su La Goccia